aurora a Loppiano

Temi e prospettive della Teologia trinitaria contemporanea

Seminario con il teologo gesuita Gonzalo Zarazaga

 

14 maggio 2015. Giornata intensa di ricerca per il Dipartimento di Ontologia Trinitaria di Sophia, che ha promosso un seminario aperto all’intera comunità accademica a cui hanno partecipato più di 40 studenti e docenti. L’occasione è stata la visita del gesuita prof. Gonzalo Zarazaga della Facoltà Teologica di San Miguel di Buenos Aires, Argentina, con cui Sophia intrattiene un accordo per il riconoscimento del Dottorato congiunto in Teologia e Filosofia.

 

Zarazaga


Sviluppando il tema che gli era stato affidato, il prof. Zarazaga, docente di Teologia trinitaria e di Cristologia, già decano della sua Facoltà per più di 10 anni, ha presentato un approfondito percorso sulle tematiche e sulle prospettive della Teologia trinitaria contemporanea. Partendo dal paradigma della sostanza e del soggetto, la sua analisi ha messo anzitutto in rilievo successi e limiti della Teologia trinitaria di Barth e Rahner, per passare poi a considerare il paradigma intersoggettivo nei suoi principali esponenti, Balthasar, Moltmann e Pannenberg.


“Ogni paradigma ha certamente una proposta valida da offrire – sono le parole di Sonia Vargas, boliviana, prima studentessa che usufruisce dell’accordo accademico tra i due Istituti e lavora ad un dottorato di ricerca sul tema dell’Evento Pasquale, un lavoro che è lo stesso prof. Zarazaga a seguire -  ma ogni approccio denuncia anche limiti e difficoltà nell’appassionante cammino di comprensione del Mistero Trinitario, come uno e trino simultaneamente”.


Difatti, se il paradigma della sostanza concentra la sua tensione sull’Uno - come ha sottolineato Zarazaga nella relazione centrale -, lasciando in secondo piano la dimensione trinitaria, così il paradigma della intersoggettività sottolinea maggiormente la diversità, partendo dalla distinzione tra le Persone divine per arrivare all’Uno in un secondo momento: “ambedue i paradigmi delineano uno schema piuttosto piramidale, ma le vecchie problematiche trinitarie continuano a restare in vigore, per quanto espresse in una maniera molto più attinente e precisa per rispondere alle esigenze del pensiero contemporaneo”.


E’ in questa cornice complessa che si va aprendo una nuova proposta, più sintonica con le sfide del tempo moderno, quella di un paradigma della comunione a cui Zarazaga sta lavorando da tempo: “La comprensione della Trinità come amore e come comunione di tre Persone sembra essere l’unica strada che ci permette di pensare un Dio che si dona come amore. PensarLo come comunione, però, non significa comprenderLo né come il semplice risultato dell’unione delle tre Persone, né come unità originaria da cui promanano le tre Persone. L’idea di comunione che propongo non è un risultato finale, è una mutua e continua donazione di amore, dove le tre Persone sono in quanto si consegnano pericoreticamente nella mutua comunione l’una nell’altra”. 

Il dialogo che è seguito ha permesso di esplorare a fondo tali asserzioni.


Per la comunità di Sophia si è trattato di un incontro sfidante e fecondo, che ha trovato ampia eco negli studi del Dipartimento di Ontologia trinitaria, nella comune ricerca di offrire risposte alla cultura odierna che cerca Dio Comunione, un Dio che è dono totale di sé.
Il testo completo della relazione del prof. Zarazaga sarà pubblicato sul prossimo numero della Rivista Sophia.

Autore: Redazione Web
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