“Sophia” a quota 500 abbonamenti
A LoppianoLab lo spazio della rivista dello IUS
Tra gli appuntamenti di LoppianoLab 2012, spicca il Convegno annuale del Gruppo Editoriale Città Nuova. Sabato 22 settembre, presso l’auditorium di Loppiano, dopo la prima sessione in plenaria, ciascuna delle singole realtà che compongono il Gruppo Editoriale ha aperto una sorta di “laboratorio” attorno a distinte tematiche. Tra queste realtà vi è anche la rivista Sophia, espressione scientifica del progetto accademico dello IUS.
Dopo una veloce introduzione che ha descritto gli intenti della rivista e le rubriche che la compongono, la parola è passata ai protagonisti dell’incontro: i giovani. Una delle rubriche della rivista, dal titolo “Laboratorio”, è infatti concepita per ospitare, rielaborati in forma di articolo, lavori di tesi degli studenti di particolare interesse, segnalati dai rispettivi relatori e co-relatori: una peculiarità della rivista “Sophia”, che dà spazio ai risultati raggiunti dai giovani al termine del percorso formativo. Quattro, sino ad ora, gli ex-studenti ai quali è stato possibile pubblicare: tre di essi nei due numeri dell’annata 2011, e il quarto nel numero 2 del 2012, distribuito, fresco di stampa, proprio in occasione di LoppianoLab.
I quattro autori – Marco Bernardoni, Tommaso Bertolasi, Emanuele Pili, Josè Luis Ponciano Bomfim - hanno tratteggiato dapprima la propria esperienza accademica allo IUS, per poi accennare ai contenuti delle rispettive ricerche e, infine, provare a collocare il tassello del periodo di studi ormai concluso, nel contesto di vita che ognuno conduce. Operazione non del tutto scontata, visto che ha implicato l’onere di fare i conti con se stessi e il proprio vissuto davanti ad un attento uditorio, seppure non familiare. Interventi e domande pervenuti dal pubblico ne hanno confermato l’interesse, ben oltre il tempo previsto per l’appuntamento.
Se la rivista Sophia si caratterizza certamente per il taglio specialistico, che la rende un prodotto rivolto in prevalenza al mondo accademico e professionale, la qualità del laboratorio vissuto a LoppianoLab, per il coinvolgimento dei giovani studiosi come per l’attenzione dei partecipanti, suggerisce ancora una volta come la ricerca di Sophia abbia una parola significativa da offrire anche alla quotidianità delle persone e susciti un interesse profondo.
Dopo soli quattro anni, infatti, sono 500 gli abbonati alla rivista che, per missione ed impegno, si rivolge ad un numero di lettori ben più vasto di quello composto da istituzioni scientifiche e culturali di varia natura, proprio perché affronta – da angolature ben determinate - questioni cruciali per il nostro tempo. E il lettore che vorrà consultare la rivista e aggiungersi ai suoi abbonati potrà darne conferma.
Testo: Fabio Dipalma, segretario di redazione
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